In un recente articolo del MIT Sloan School of Management intitolato “2 strong predictors of startup success” (*) e basato su una ricerca fatta sulle startup USA, emerge chiaramente che le startup che proteggono i loro asset intangibili sin dal primo anno di vita hanno una crescita migliore e un dialogo più agevolato con i venture capitalist; questa tendenza è rafforzata per le aziende che hanno anche richiesto la protezione del marchio entro un anno dalla fondazione. Lo studio mette in luce che startup che possiedono un brevetto hanno ”87 times more likely to grow than companies that don’t acquire a patent.”
Se quindi i titoli di proprietà intellettuale rappresentano un fattore importante per la crescita e lo sviluppo aziendale, lo sono in maniera decisiva per startup e spin-off universitari, che si basano principalmente (se non unicamente) su asset intangibili.
Le startup sono cresciute in maniera vigorosa, superando nel nostro paese le 10.000 unità, ma secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Innov-E 2019 dell’Istituto per la Competitività (I-Com), solo il 17 per cento delle startup era in possesso di un brevetto depositato e/o di un software registrato.
Le startup, realtà piccole caratterizzate da una forte componente innovativa, che hanno come principale valore la loro capacità di generare invenzioni in settori dinamici e in continua evoluzione, in Italia non hanno quindi ancora interiorizzato l’importanza strategica della protezione e valorizzazione dell’innovazione e della creatività attraverso i titoli di proprietà intellettuale, che rappresentano l’elemento chiave per garantirne la crescita.
Il brevetto, al pari degli altri titoli di proprietà intellettuale, non deve tuttavia essere considerato come un semplice strumento di difesa per evitare che aziende concorrenti, magari di maggiori dimensioni e meglio strutturate, traggano illegalmente vantaggio dall’utilizzo di una tecnologia innovativa; soprattutto per le startup, esso deve essere considerato anche come una leva per aumentare la capacità di attrarre capitali e potenziali finanziatori grazie alla disponibilità di un capitale intangibile innovativo protetto. Un’adeguata protezione della propria capacità inventiva e creativa attraverso idonei strumenti di proprietà intellettuale rende infatti le startup più appetibili per chiunque abbia interesse ad investire su di loro.
Queste sono le ragioni che hanno portato Metroconsult, società specializzata in servizi di consulenza in materia di proprietà intellettuale, a supportare l'edizione 2020 di Start Cup Piemonte Valle d'Aosta; un piccolo contributo per partecipare concretamente allo sviluppo dell’innovazione ed alla diffusione di una cultura di protezione e valorizzazione della proprietà intellettuale nelle startup attraverso un premio che sostiene il deposito di un’idea innovativa da parte della startup.
In particolare, Metroconsult si impegna ad offrire all'azienda vincitrice del premio Metroconsult di Start Cup 2020 servizi di consulenza in proprietà intellettuale, assistendole nell’individuare la forma di protezione più opportuna per tutelare il risultato della loro creatività, attraverso servizi che vanno dalle ricerche di anteriorità, all’elaborazione di idonee strategie di tutela, al deposito della domanda di registrazione con relativa concessione del titolo in Italia e all’estero, fino all’individuazione e alla repressione di eventuali azioni di contraffazioni.
Forte del proprio background industriale (“spin-off” dell’Indesit negli anni ’80), Metroconsult è il partner ideale per aiutare le startup a crescere, proteggendo e valorizzando il loro ricco patrimonio immateriale, senza dover affrontare investimenti troppo onerosi.
Per maggiori informazioni: www.metroconsult.it
(*) https://mitsloan.mit.edu/ideas-made-to-matter/2-strong-predictors-startup-success - Meredith Somers – MIT Management Sloan School - 5 agosto 2019
Felice Fulvio Faraci, Presidente e Amministratore Delegato di Metroconsult
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Per concorrere al premio speciale Metroconsult è necessario candidare il proprio progetto inviando entro le 18 del 23 luglio il Business plan, l'Executive Summary e il documento relativo alla proprietà intellettuale.