È ormai dimostrata l’importanza della Proprietà Industriale per la società e l’economia europea. Ad esempio, il rapporto dell’Ufficio Europeo per la Proprietà Industriale dimostra che il fatturato per dipendente delle aziende che depositano brevetti è di quasi il 25% maggiore rispetto a quelle che non lo fanno; e per le PMI il beneficio sale al 32%.
Il brevetto per invenzione o per modello d’utilità è il modo più efficace per tutelare, di fronte all’aggressività della concorrenza, la propria attività interna di innovazione. Infatti, un brevetto per invenzione o un modello di utilità fornisce una tutela della durata massima di, rispettivamente, 20 anni e 10 anni a partire dalla data del deposito.
Una strategia con un buon compromesso costi-benefici è quella di depositare in primis una domanda di brevetto italiana che, in tempi ragionevoli, consente di stabilire una data certa in merito a paternità e titolarità di un’invenzione e contemporaneamente beneficiare di una ricerca e di un parere di brevettabilità da parte dell’esaminatore dell’Ufficio Brevetti Europeo, su commissione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, per individuare pubblicazioni anteriori attinenti all’invenzione descritta nella domanda di brevetto e a verificare che siano rispettati i requisiti di brevettabilità (novità, altezza inventiva, applicabilità industriale). In seguito, è possibile estendere all’estero la domanda di brevetto italiana entro dodici mesi dal deposito, e preferibilmente dopo aver ricevuto il parere di brevettabilità, in modo da poter valutare con un maggior grado di sicurezza la convenienza nel procedere o meno. È inoltre consigliabile sfruttare questo periodo per decidere con cognizione di causa i paesi in cui richiedere l'esclusiva ed eventualmente attrarre finanziamenti.
La procedura descritta riguarda l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, ma in quasi tutti i paesi del mondo è possibile ottenere la registrazione o la brevettazione seguendo, in linea di massima, iter procedurali simili. Infatti, i titoli di proprietà industriale hanno valore territoriale, cioè valgono nel paese ove si ottiene la registrazione.
Ad ogni modo, non esiste una strategia o procedura standard per la protezione di un prodotto o processo, ma è consigliabile di volta in volta valutare quale sia il migliore iter da intraprendere a seconda della tipologia di prodotto o processo, dalle strategie commerciali che si intendono attuare e dalle previsioni di investimento a medio-lungo termine. Data la varietà e la specificità degli strumenti di tutela che è possibile adottare, è importante affidarsi ad un consulente in proprietà industriale esperto, in grado di valutare al meglio le soluzioni più adeguate sulla base del caso specifico e delle strategie di business che si vogliono adottare.
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Autore: Valerio Verdecchia, Patent Engineer in Jacobacci & Partners - vverdecchia[at]jacobacci.com
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